Gli studenti che si apprestano a sostenere l'esame di maturità in Romagna richiedono una semplificazione della prova, proponendo soltanto l'esame orale e l'assenza di commissari esterni. Il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca risponde: "Stiamo prendendo in considerazione la proposta".

Nel cuore dell’Emilia Romagna, terra laboriosa e appassionata, i giovani maturandi si preparano a affrontare un bivio cruciale della loro esistenza: l’esame di maturità. Ma non sono soltanto le inquietudini tipiche di quell’età a turbare le loro menti, bensì la recente sciagura della natura che ha gettato un’ombra cupa sulle loro vite.

Le strade della provincia di Ravenna, Forlì e Cesena portano ancora i segni dell’alluvione, come cicatrici indelebili sul volto di una terra così ricca di storia e tradizioni. Tra queste strade, inghiottite dall’acqua impetuosa, si trovano anche le case dei maturandi, le loro stanze da letto trasformate in isole alla deriva. Ecco perché essi chiedono, con una voce timida ma ferma, di essere considerati nella loro diversità, di poter affrontare l’esame secondo modalità che tengano conto della straordinaria circostanza che stanno vivendo.

Il desiderio di una commissione interna e di un unico esame orale è una richiesta umile e commovente. Gli studenti, sospinti dalla forza della necessità, intendono dimostrare che anche di fronte alle avversità è possibile trovare un’armonia nuova, una soluzione che permetta loro di dimostrare le proprie conoscenze e abilità in un contesto di comprensione e solidarietà. Trattandosi di una generazione che ha già dovuto superare molte prove, sia personali che collettive, questa sembra essere un’altra prova cui sono chiamati a sottoporsi.

La risposta del Ministro dell’Istruzione e del Merito a questa supplica è attesa, come un segno di speranza in un momento di incertezza. L’autorità ministeriale si trova di fronte a un bivio non meno difficile di quello che attende i giovani esaminandi: da una parte la necessità di rispettare delle regole e dei protocolli, dall’altra la chiamata alla compassione e alla comprensione delle circostanze eccezionali che stanno attraversando i ragazzi.

La maturità, con tutte le sue asperità e difficoltà, è un momento tanto atteso quanto temuto. Essa rappresenta l’inizio di un nuovo viaggio, l’ingresso in un mondo sconosciuto e spaventoso. Ma è anche un’opportunità di crescita, di scoperta di sé e degli altri, di messa alla prova delle proprie capacità. E in questo momento così straordinario, la maturità dei maturandi emiliani si tinge di un’eccezionale sfumatura, carica di una forza e una determinazione che solo chi ha vissuto un’esperienza così travolgente può comprendere.

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