Anche l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’istruzione, la scienza e la cultura (Unesco) si pronuncia contro l’utilizzo degli smartphone a scuola: secondo l’ente, questi dispositivi tendono a distogliere gli studenti dall’attività di apprendimento in classe.

Anche l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’istruzione, la scienza e la cultura (Unesco) si pronuncia contro

l’UNESCO non fa altro che confermare quello che molti insegnanti e genitori sanno già da tempo: la tecnologia è una risorsa preziosa, ma può anche essere un’arma a doppio taglio se non utilizzata correttamente.

Le distrazioni causate dai cellulari in classe sono evidenti, così come il rischio di cyberbullismo e la mancanza di Protezione dei dati personali.

Tuttavia, l’UNESCO non invita a un divieto totale, ma a un uso responsabile e consapevole della tecnologia.

L’equilibrio tra l’innovazione tecnologica e la tutela del processo di apprendimento è importantissimo, e richiede un costante monitoraggio e aggiornamento delle politiche scolastiche.

L’Italia, in questo senso, sembra essere in linea con le raccomandazioni dell’UNESCO, ma la loro effettiva attuazione nelle aule rimane un punto da approfondire.

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