Aiuto, la scuola sta per ricominciare e la sveglia al mattino è davvero traumatica anche per noi genitori

Aiuto, la scuola sta per ricominciare e la sveglia al mattino è davvero traumatica anche per

Che tormento riprendere i ritmi consueti, soprattutto quando si è costretti a farlo proprio in vista della fine dell’anno scolastico. È come se dovessimo affrontare una sorta di supplicio, riadattandoci alle corsie strette e ai ritmi frenetici della quotidianità.

Chi di noi non si è mai trovato a desiderare che qualsiasi attività – che sia scolastica, lavorativa o ricreativa – non iniziasse mai prima delle 11 del mattino? Dopotutto, sembra quasi una crudeltà dover affrontare il mondo alle 8 del mattino, quando ancora ci si sente come dei sonnambuli intricati nei lenzuola.

Svegliare i figli al mattino è un’arte che ogni genitore pratica a modo suo: alcuni con delicatezza e sussurri, altri aprendo la finestra di scatto e lanciando richiami marziali. Ma in entrambi i casi, i risultati raramente sono soddisfacenti (anche se, con il primo metodo, si evitano almeno alcuni traumi al povero figlio). Eppure, ecco la routine che ci schiaccia: non è che siamo contrari a una giornata scandita da precise mezz’ore, ma vorremmo poter spostare un po’ in avanti queste mezz’ore e magari saltarne qualcuna, a nostro piacimento.

Per certi versi, ammetto che conosco persone che traggono conforto da ritmi sempre uguali. Ma noi genitori disastrosi non abbiamo nulla contro le mezz’ore precise, semplicemente vorremmo averne il controllo e spostarle a nostro piacimento, magari anche saltarne qualcuna.

Il figlio che per sua natura dormirebbe 18 ore al giorno come un gatto diventa improvvisamente iperattivo al mattino, mentre il pomeriggio – solitamente un supplizio (“Non voglio andare a fare nuoto, ho sonno”) – diventa la parte più avventurosa e stimolante della giornata.

Qui, tra qualche giorno, saremo di nuovo alle prese con la scuola: la sveglia involontaria delle 7 diventerà quella volontaria delle 6, e i pomeriggi sempre più brevi verranno invasi da impegni che loro, i nostri figli, si ostinano a prendere: “Vorrei fare tennis. Ma anche prendere lezioni di recitazione. Ho sempre sognato, nei miei 6 anni di vita, di imparare il coreano.” Poi, puntualmente, avranno la testa che casca nel piatto già alle 13.

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I ritmi “invernali” verranno adottati verso maggio, giusto in tempo per essere cambiati nuovamente. Non ce la faremo mai. Sempre fuori tempo, sempre in ritardo e stanchi. Vi prego, almeno fate iniziare la scuola alle 10!