Esistono delle differenze di trattamento tra i figli nella famiglia? E quali sono le possibili conseguenze secondo la scienza?

Esistono delle differenze di trattamento tra i figli nella famiglia? E quali sono le possibili conseguenze

Nel 65% delle famiglie si verificano trattamenti differenziali tra figli, creando ciò che i bambini percepiranno come “preferenze”. Ma cosa si nasconde dietro a questi comportamenti? Quali sono le conseguenze a lungo termine?

Si potrebbe pensare che il figlio preferito sia solo una credenza popolare, ma studi scientifici confermano la sua esistenza. Il trattamento differenziale preferenziale, come viene chiamato dalla scienza, non passa inosservato ai figli, generando gelosie e tensioni. Tuttavia, anche il figlio prediletto può percepire questo trattamento in modo negativo. Le conseguenze sullo sviluppo cognitivo e sui rapporti sociali durano a lungo e influenzano la vita adulta. Solo un legame stretto e solidale tra fratelli può attenuare tali effetti.

La paura dei genitori di non riuscire ad amare il secondo figlio allo stesso modo del primo è comune, ma si rivela infondata: l’amore si moltiplica, non si divide, quando si tratta dei figli.

Un recente studio condotto in Cina ha rilevato che la maggioranza delle famiglie, consapevolmente o meno, adotta il “trattamento differenziale parentale”, privilegiando un figlio rispetto agli altri.

I bambini che si sentono trascurati dai genitori risentono di bassa autostima, ansia e depressione fin dall’infanzia, mostrando difficoltà a esprimere emozioni e a sviluppare una sana fiducia in se stessi. Tuttavia, il sostegno dei fratelli può contribuire a mitigare questi effetti negativi.

Nel tempo, i bambini che si sentono svantaggiati rispetto ai fratelli possono manifestare comportamenti aggressivi, sintomi depressivi e una minore fiducia nelle relazioni. Rischiano inoltre una maggiore dipendenza da sostanze come il cellulare, la droga o l’alcol.

Le famiglie monogenitoriali o con molti figli sembrano essere più inclini a creare rapporti differenziali tra i bambini. Nelle famiglie con una sola figlia femmina, ad esempio, i fratelli maschi potrebbero percepire la sorella come la preferita dalla madre, generando tensioni e gelosie.

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La soluzione a questo problema risiede nell’ascolto e nell’apertura al dialogo. I genitori devono essere disposti ad ascoltare le preoccupazioni dei propri figli senza sentirsi attaccati se vengono accusati di favoritismi. È del tutto normale che i genitori si comportino in modo diverso con figli diversi, a seconda delle loro esigenze e caratteristiche.

Anche il figlio preferito ha le sue difficoltà: un’indagine condotta nel 2024 ha rilevato che i bambini che si rendono conto di essere stati i preferiti dai genitori mostrano spesso sintomi depressivi una volta adulti, a causa delle aspettative e della pressione emotiva.