Maria Grazia, la neonata che è stata lasciata nella culla termica della parrocchia di Bari, ha un buono stato di salute e sta aspettando di essere accolta da una famiglia.

Maria Grazia, la neonata che è stata lasciata nella culla termica della parrocchia di Bari, ha

Nella parrocchia di San Giovanni Battista di Bari, don Antonio Ruccia e i suoi fedeli erano immersi nei preparativi per la celebrazione del Natale, quando una chiamata improvvisa ha interrotto il fervore delle attività. La notizia di una bimba appena nata abbandonata nella culla termica ha destato una ridda di emozioni e ha portato il parroco a correre verso la piccola, che lo guardava con occhi vivaci, in attesa di essere accolta.

Il periodo natalizio è fatto di attesa e speranza, ma per chi si trova in difficoltà diventa un momento di grande incertezza. La culla termica, tanto auspicata da don Ruccia, è diventata un baluardo di speranza per la famiglia che ha deciso di affidare la piccola a cure adeguate. La moderna “ruota degli esposti” è uno strumento che offre un barlume di speranza in un periodo forse buio per molti genitori in difficoltà.

Maria Grazia, come è stata battezzata dalla bontà del dono divino, è stata accolta e curata nel reparto di terapia intensiva neonatale del policlinico di Bari. La sua storia ha commosso tantissime persone, che si sono mobilitate per offrire aiuti di ogni genere: vestiti, coperte, supporto finanziario e persino latte in polvere.

Le festività natalizie sono sempre un momento di grande attesa, una risposta a quella speranza che accomuna tutti noi, credenti e non. L’arrivo di un bambino diventa un simbolo potente di quella speranza, una testimonianza che la vita e la generosità possono fiorire anche nelle situazioni più difficili. Maria Grazia attende ora una famiglia che possa accoglierla e amarla, un segno tangibile che la vita, nonostante tutto, continua a sorprenderci con la sua forza e vitalità.