Come si affronta la delusione di dover ripetere l’anno a settembre di un figlio? Accettando questo evento come parte del percorso di crescita e passaggio verso l’età adulta.

Come si affronta la delusione di dover ripetere l’anno a settembre di un figlio? Accettando questo

In realtà, non possiamo mai dimenticare che il successo o il fallimento di un figlio non può essere ridotto soltanto al ruolo dei genitori. La vita è fatta anche di scelte personali, di esperienze che plasmano il carattere e l’approccio ai problemi. La bocciatura può essere un’occasione per imparare a gestire le proprie difficoltà, a lavorare sodo e a superare gli ostacoli.

La vita adulta è piena di alti e bassi, di successi e delusioni. Non sempre si otterrà ciò che si desidera al primo tentativo e spesso si dovranno affrontare prove difficili. Ecco perché la bocciatura a scuola può essere considerata come un’anticipazione di queste sfide. Un’opportunità per crescere, per imparare a prendersi le proprie responsabilità e a superare le proprie limitazioni.

Il successo non si misura solo dai voti sulla pagella, ma anche dalla capacità di affrontare gli ostacoli e di non arrendersi di fronte alle difficoltà. Forse, la bocciatura di un figlio non è così tragica come può sembrare. Può essere una lezione preziosa per la vita adulta, un passo verso la maturità e l’autonomia.

Qual è il significato della bocciatura?

In ogni caso, che si veda la bocciatura come una opportunità o che la si veda

Gli studenti che vengono bocciati si trovano di fronte a una situazione di sconfitta, una sconfitta che non riguarda solo loro ma anche le loro famiglie. La bocciatura non è soltanto una mancanza di promozione, ma anche un dolore morale che tocca da vicino genitori, insegnanti e compagni di classe.

Potremmo anche considerare la bocciatura come un punto di svolta, una pausa forzata che può portare a una riflessione più profonda sull’importanza dell’apprendimento e dei metodi e strategie di studio. Inoltre, potrebbe rappresentare un’opportunità per gli studenti di riconsiderare il proprio percorso educativo e individuare eventuali carenze da colmare.

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Mentre la bocciatura può essere un momento difficile da affrontare, è anche un momento in cui si possono imparare importanti lezioni sulla responsabilità, sull’impegno e sull’importanza di ricevere il supporto necessario. In fondo, la vita è fatta di alti e bassi, e la bocciatura può essere vista come un ostacolo da superare e un’occasione per crescere e maturare.

In definitiva, la bocciatura rappresenta un momento critico, ma può anche essere un’opportunità per imparare, crescere e migliorarsi. Come in molti aspetti della vita, è importante affrontare le sfide con determinazione e guardare avanti con speranza e fiducia nel proprio potenziale.

Essere bocciati a scuola: un passaggio fondamentale verso l’ingresso nella vita adulta

 Ecco, dunque, per quei genitori che non si sono convinti con la prima definizione, un

La bocciatura fa parte della gamma di esperienze che la vita ci può proporre e tra queste, quindi, annoveriamo quelle belle e brutte , rilevanti ed irrilevanti, salienti e di poco conto ecc ecc. In ogni caso, che si veda la bocciatura come una opportunità o che la si veda come un trauma, si tratta di una esperienza, di un gradino da salire , di un pezzo in più di quel futuro adulto. Ecco, è qui la parola chiave di tutto il ragionamento: “Adulto”.

Quando chiedo ai genitori ” Raccontatemi di come, secondo voi, siete diventati autonomi, indipendenti, insomma, adulti “, le risposte, nella gran parte dei casi, suonano all’unisono ” Io non avevo genitori attenti come lo siamo noi con nostro figlio. Quando ero piccola/o io non era come adesso. Io ho imparato a cavarmela fin da subito a differenza sua “. I genitori associano spesso una certa ” lontananza educativa ” alla loro capacità di crescere responsabili o quanto meno autonomi. Non tutti rispondono così, ma ai fini del ragionamento risulta davvero utile estrapolare questo genere di risposte.

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Dobbiamo lasciare che i ragazzi diventino adulti muovendo i propri passi anche quando sembrano battute d’arresto Proprio come questi genitori, tutti i ragazzi hanno bisogno di una certa “distanza” per fare sì che le esperienze della loro vita vengano vissute a pieno e non protette dai genitori. Se non lasciassimo ai ragazzi l’opportunità di muovere i propri passi, anche quando sembrano delle battute d’arresto, come potremo pensarli “adulti” e come potrebbero sentirsi tali loro stessi? Avere il timore perenne che possano non farcela , è sintomo di una profonda sfiducia che andrà a colpire inesorabilmente anche loro.

Ecco, dunque, per quei genitori che non si sono convinti con la prima definizione, un riposizionamento su ciò che è davvero importante quando si viene bocciati, al di là delle ragioni, motivazioni, limiti o ingiustizie presunte. Ciò che davvero importa è l’ esperienza di vita che deve a tutti i costi essere preservata da tutto ciò che non ha a che fare con il ragazzo, ma che ha a che fare con il nostro sentirci genitori.

La bocciatura, così come gli esami di riparazione costituiscono una battuta d’arresto, è fuori dubbio. Allo stesso tempo, se Rita Levi Montalcini e Giulio Andreotti fossero stati identificati con quell’esperienza, probabilmente oggi parleremmo di adulti differenti.