Le bambole create per rispecchiare la diversità e aiutare i bambini con disabilità a sentirsi rappresentati e inclusi: il progetto “a doll like me” permette ai piccoli di identificarsi nei loro giocattoli.

Le bambole create per rispecchiare la diversità e aiutare i bambini con disabilità a sentirsi rappresentati

Le bambole di A Doll Like Me sono come vite parallele, che si intrecciano con quelle dei bambini che le riceveranno. Sono oggetti che portano con sé una storia, una narrazione di diversità, ma soprattutto di accettazione e inclusione. Come scrisse Calvino, “ogni vita, anche la più inutile o sbagliata, lascia tracce”. E queste bambole sono tracce tangibili di un mondo in cui la diversità non è più un’eccezione, ma una normalità da celebrare.

La vita è fatta di sguardi e di riconoscimenti, e per i bambini che vivono con una particolare condizione, sentirsi visti e riconosciuti è fondamentale per costruire la propria identità. Le bambole di A Doll Like Me diventano così degli strumenti di empowerment, che danno voce a chi spesso rimane silenzioso, invisibile.

La pazienza e la dedizione con cui Amy Jandrisevits realizza ogni singola bambola ricordano la cura e l’attenzione che è necessaria per costruire relazioni significative nella vita. Ogni aspetto, ogni dettaglio delle bambole è pensato per rappresentare al meglio il bambino a cui sarà destinata, proprio come nella vita reale cerchiamo di comprendere e apprezzare le caratteristiche uniche di ogni persona che incontriamo.

Le bambole di A Doll Like Me sono piccoli messaggi di speranza e di cambiamento. Sono simboli di una società che sta imparando a guardare oltre le apparenze e a valorizzare la bellezza della diversità. Come scrive Calvino, “La bellezza è ciò che ha di umano la vita, e ciò che ha di umano l’arte è la testimonianza dell’esperienza di questa bellezza”. E queste bambole sono la testimonianza di una bellezza autentica e inclusiva, che abbraccia ogni singola forma di vita.