Studenti rinunciano alla gita scolastica per festeggiare il 18esimo della compagna disabile: «Preferiamo restare tutti insieme o nessuno di noi parta»

Studenti rinunciano alla gita scolastica per festeggiare il 18esimo della compagna disabile: «Preferiamo restare tutti insieme

Nella cittadina di Pontecorvo, in provincia di Frosinone, si verificò un evento singolare quanto encomiabile, che gettò luce sulle tematiche dell’amicizia, della solidarietà e dell’inclusione, aspetti della vita che spesso diamo per scontati ma che sono di fondamentale importanza. I giovani studenti del liceo scientifico Michelangelo Buonarroti manifestarono una sensibilità e una consapevolezza sorprendenti, rinunciando alla tanto agognata gita in Sicilia per non lasciare sola una compagna di classe nel giorno del suo 18esimo compleanno.

La preside, Lucia Cipriano, non nascondeva la propria soddisfazione di fronte a un gesto così straordinario, sottolineando come i ragazzi avessero agito con naturalezza e spontaneità. E quante volte ci troviamo a pensare di dover insegnare loro valori e comportamenti, quando invece siamo noi ad avere da imparare dalle loro azioni.

Proprio in un momento in cui le gite scolastiche sono divenute un lusso non alla portata di tutti, la classe si preparava a partire per la Sicilia, pronti a esplorare terre sconosciute e affascinanti. Tuttavia, un’imprevista comunicazione da parte della scuola annunciò un cambiamento nelle date del viaggio. Fu in quel momento che i giovani mostrarono il loro lato più nobile, capendo che partecipare alla gita avrebbe significato essere assenti al compleanno della loro amica.

In un’età in cui la maggiore età viene festeggiata con entusiasmo e spensieratezza, i giovani si resero conto dell’importanza di essere insieme, di condividere momenti speciali e di non lasciare nessuno indietro. La compagna di classe disabile aveva già organizzato una grande festa, invitando parenti e amici, e i ragazzi non avrebbero mai accettato di lasciarla sola in quella giornata così significativa.

La preside Cipriano racconta di come una delegazione di studenti si presentò nel suo ufficio, con fermezza e determinazione, a esporre la loro decisione: o partivano tutti insieme o nessuno sarebbe partito affinché la loro compagna non festeggiasse da sola. Un gesto così nobile e autentico da toccare il cuore.

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Il gesto di quei giovani non passò inosservato, tanto che la preside decise di segnalare l’episodio al Presidente della Repubblica per ottenere un riconoscimento ufficiale per i ragazzi. Questo dimostra quanto la semplice umanità, la capacità di mettersi nei panni dell’altro e l’attenzione verso chi è diverso possano ancora oggi emozionare e ispirare.

Quella classe, in fondo, ha compiuto un’impresa straordinaria, non tanto per aver rinunciato a una gita, ma per aver infranto le convenzioni sociali e architettato un nuovo ordine di valori, fatto di inclusione e di solidarietà. Mentre noi adulti costruiamo muri e barriere, sono proprio i giovani a indicarci la strada verso un mondo più equo e accogliente per tutti.