Qual è il concetto di pediatra a gettone e perché non rappresenta la soluzione ideale per affrontare il problema della carenza di pediatri in Italia

Qual è il concetto di pediatra a gettone e perché non rappresenta la soluzione ideale per

Nel contesto di questa crisi, il pediatra a gettone si rivela una soluzione temporanea, un tassello provvisorio nella complessa costruzione del sistema sanitario italiano. Ma, come ogni soluzione temporanea, porta con sé dei limiti e delle incertezze. C’è il rischio che i bambini non ricevano l’attenzione e la cura necessarie, che la continuità dell’assistenza venga interrotta, che i genitori si trovino smarriti di fronte a una serie di pediatri diversi, senza la possibilità di instaurare un rapporto di fiducia e conoscenza reciproca.

Eppure, non possiamo ignorare l’urgenza di trovare delle alternative, di pensare a nuove strategie per far fronte a una situazione così critica. Si tratta di una questione che va oltre il campo puramente medico, è una questione sociale e civile che riguarda il benessere e la sicurezza delle generazioni future. Ecco perché è necessario guardare a questa crisi con occhi nuovi, con la creatività e l’ingegno necessari per trovare soluzioni originali e efficaci.

Potremmo immaginare un sistema in cui i pediatri condividono la loro esperienza e le loro competenze con i medici di base, garantendo un supporto e una consulenza costante. Oppure, potremmo pensare a iniziative che valorizzino la professione del pediatra, rendendola più attraente per i giovani medici e offrendo loro condizioni di lavoro più soddisfacenti. In fondo, anche la cura della salute dei bambini dipende da una serie di scelte sociali, politiche ed economiche che vanno ben oltre la sfera strettamente sanitaria.

Forse, in questa situazione di crisi, possiamo cogliere l’opportunità di riconsiderare il modo in cui concepiamo e organizziamo il sistema sanitario, di affidarci alla fantasia e alla determinazione necessarie per costruire un futuro migliore per i nostri figli.

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Qual è il medico specializzato nella cura dei bambini che si visita pagando una cifra stabilita in anticipo?

Arriva quando c'è bisogno, ma non si insedia nell'animo dei pazienti e delle loro famiglie, non

Il medico gettonista, come un mercante di stoffe preziose che giunge nelle terre lontane portando i suoi tesori, può essere un viandante della medicina, senza radici, senza legami stabili. Arriva quando c’è bisogno, ma non si insedia nell’animo dei pazienti e delle loro famiglie, non fa parte della trama quotidiana della vita di quei bambini che attendono cure e attenzioni.

La vita moderna, fatta di rapidi spostamenti e precari equilibri, ha generato questa nuova figura di medico, che si adatta alla precarietà del sistema sanitario, si muove come un acrobata tra gli impegni e i compensi, senza radici né legami profondi.

La medicina diventa così un mosaico frammentato, un insieme di pezzi disconnessi, senza la possibilità di costruire un rapporto duraturo e di fiducia tra il medico e il paziente. È come un libro di cui si leggono solo alcune pagine, senza mai aver modo di scoprire l’intera trama.

E noi, spettatori impotenti di questa commedia umana, ci troviamo ad affidare la salute dei nostri figli a chi passa di qua e di là, senza la possibilità di creare un legame profondo e duraturo. In un mondo sempre più frenetico e frammentato, è forse questa la nuova normalità: la precarietà diventa la norma, e noi dobbiamo imparare a conviverci.

I pediatri che vengono retribuiti per singola prestazione non rappresentano la soluzione

La qualità dell'assistenza e la continuità delle cure devono essere garantite, in modo che i piccoli

In questi giorni il Governo ha emanato un nuovo decreto sulle bollette, mettendo una stretta sull’utilizzo dei pediatri a gettone da parte delle strutture ospedaliere. La carenza di personale sanitario ha portato le aziende e gli enti del Servizio Sanitario Nazionale a ricorrere a medici esterni, ma la Società Italiana di Pediatria (SIP) ha sottolineato l’importanza della qualità nell’assistenza ai bambini.

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La situazione critica della carenza di pediatri richiede azioni di riorganizzazione nei reparti ospedalieri, spostando i professionisti dove c’è maggiore necessità. È necessario garantire continuità nell’assistenza ai bambini, evitando che ad ogni visita si trovino di fronte a un nuovo professionista. La SIP propone di coinvolgere i giovani pediatri in formazione sia negli ospedali che sul territorio, per far fronte alla crescente carenza di personale nel prossimo futuro.

La carenza di pediatri è destinata a peggiorare con i prossimi pensionamenti e licenziamenti, e bisogna evitare che siano i bambini e i loro genitori a pagarne le conseguenze. La qualità dell’assistenza e la continuità delle cure devono essere garantite, in modo che i piccoli pazienti possano trovare fiducia e sicurezza nelle figure mediche che li assistono.