Un pediatra in pensione che si è dedicato ai bambini di Baranzate per un periodo di 5 anni

Un pediatra in pensione che si è dedicato ai bambini di Baranzate per un periodo di

Riccardo Longhi ha mostrato un grande impegno nel suo ruolo di pediatra di strada, dimostrando una passione sincera per il benessere dei bambini e delle loro famiglie, nonostante la sua età e il suo pensionamento. Il suo desiderio di continuare ad aiutare chi ne aveva bisogno, nonostante le difficoltà e la mancanza di risorse, è un esempio di dedizione e altruismo che purtroppo non è così comune nella società odierna.

La sua esperienza di lavoro all’estero e la sua formazione accademica hanno certamente arricchito la sua pratica medica, permettendogli di offrire cure di alta qualità anche in contesti svantaggiati come Baranzate. È interessante notare come la sua visione del lavoro come realizzazione di un sogno d’infanzia sia in contrasto con la mentalità contemporanea, in cui spesso il lavoro è visto solo come un mezzo per guadagnare denaro e non come una vocazione o una fonte di soddisfazione personale.

La chiusura delle sue attività è un segnale preoccupante della carenza di risorse e di attenzione alle esigenze fondamentali della comunità. La speranza del dottor Longhi che le istituzioni intervengano per risolvere questa situazione è comprensibile, ma purtroppo sappiamo che la burocrazia e la politica spesso rallentano o impediscono soluzioni efficaci ai problemi reali della gente.

Nel racconto del dottor Longhi emergono temi universali come la passione per il proprio lavoro, la solidarietà verso i più deboli e la frustrazione di fronte all’indifferenza delle istituzioni. Sono temi che, purtroppo, restano attuali in ogni epoca e in ogni contesto sociale, mostrando quanto sia importante mantenere viva la consapevolezza di queste sfide e la volontà di affrontarle con coraggio e determinazione.

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Il medico pediatra che lavora per le strade di Baranzate

È interessante notare come la sua visione del lavoro come realizzazione di un sogno d'infanzia sia

Il dottor Longhi, ribattezzato “Il pediatra dei cammini”, ha trascorso cinque anni della sua carriera professionale dedicandosi alla cura dei più piccoli e indigenti, presso una struttura nel cuore del comune di Baranzate. Questo villaggio, con i suoi poco più di 11.000 abitanti, rappresenta uno dei crocevia più multietnici d’Italia, con il 35% della sua popolazione proveniente da terre lontane. È qui che, ogni mercoledì dalle 15.00 alle 18.00, il dottore ha aperto le porte del suo ambulatorio, fino a quando, alla fine del 2024, l’attività ha dovuto chiudere i battenti.

L’Associazione “La Rotonda”, sostenuta dalla Fondazione Bracco, ha inaugurato questo ambulatorio pediatrico con l’obiettivo di garantire assistenza sanitaria a tutti i cittadini di Baranzate, anche a coloro che non erano ancora inseriti nel Sistema Sanitario Nazionale.

Ma il compito del dottor Longhi non si è limitato al semplice esame medico e alla prescrizione di farmaci. Lui, con la sua esperienza e la sua dedizione, ha contribuito a diffondere la cultura della salute, impartendo vere e proprie lezioni di educazione sanitaria sia ai giovani pazienti che ai loro genitori. “Credo di aver ricevuto più aiuto dai miei pazienti in questi cinque anni a Baranzate, di quanto non ne abbia offerto loro. Ho imparato un nuovo modo di concepire la pediatria, ho visitato famiglie che faticavano ad accedere a esami specialistici e ho dovuto affinare il mio intuito, basandomi sull’obiettività ogni volta che era possibile” ha dichiarato il dottor Longhi con la sua consueta modestia.

Uno dei problemi maggiormente riscontrati è stato l’obesità infantile, un fenomeno sempre più diffuso anche tra le famiglie più svantaggiate. Il dottor Longhi si è trovato di fronte a bambini che facevano ingresso nel suo studio sgranocchiando patatine fritte, il simbolo di un’alimentazione poco equilibrata. “I miei piccoli pazienti, provenienti da famiglie molto povere, si nutrivano soprattutto di cibi ricchi di grassi e carboidrati e poveri di proteine, aumentando così di peso e andando incontro al rischio di obesità” ha affermato il dottore con preoccupazione.

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Questo breve ma intenso periodo di attività a Baranzate ha insegnato al dottor Longhi molto di più di quanto avesse potuto insegnare lui, un’esperienza arricchente sotto molti punti di vista.

La chiusura degli ambulatori pediatrici: un impatto significativo sul problema della carenza di pediatri

Il suo desiderio di continuare ad aiutare chi ne aveva bisogno, nonostante le difficoltà e la

Neanche il tempo di un fiato, e il centro pediatrico di Baranzate ha chiuso i battenti, lasciando dietro di sé tanti piccoli pazienti privi di cure. Eppure, la decisione è stata presa non a causa del fallimento, bensì a causa del successo dell’iniziativa. Un paradosso, forse, ma una dimostrazione lampante della filosofia che anima l’Associazione La Rotonda: favorire l’integrazione delle persone anziché crearne dipendenza.

Questa chiusura, però, è soltanto la punta dell’iceberg di un problema ben più ampio che affligge la sanità italiana. La mancanza di pediatri nel nostro Paese si fa sempre più evidente, e le proiezioni per il 2024 sono tutt’altro che rassicuranti. Emerge chiaramente la necessità di un intervento politico per ristrutturare le cure territoriali e adeguarle alle nuove esigenze delle famiglie.

E così, ci ritroviamo a dover affrontare una situazione critica, che mette in pericolo uno dei diritti fondamentali dei bambini: il diritto alla salute. E mentre il centro pediatrico chiude i battenti, il sistema sanitario nazionale sembra non essere in grado di fornire risposte adeguate.

In questo contesto, emerge la necessità di una riflessione più ampia sulla società e sulle sue istituzioni. La chiusura del centro di Baranzate rappresenta una vera e propria scossa, un campanello d’allarme che ci invita a interrogarci sul futuro della sanità e sulle politiche necessarie per garantire a tutti l’accesso alle cure.

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E così, mentre ci prepariamo a fronteggiare una carenza di medici e pediatri senza precedenti, siamo costretti a riflettere sul valore della salute e sulle responsabilità collettive nel garantire un futuro migliore per le prossime generazioni.