L’ISTAT e la smentita del “mito” della famiglia tradizionale: in Italia, uno su tre dei nuovi nati arrivano al di fuori del vincolo matrimoniale

L’ISTAT e la smentita del “mito” della famiglia tradizionale: in Italia, uno su tre dei nuovi

Il cambiamento dei tempi si riflette anche nella struttura della famiglia, un’istituzione che per secoli è stata dominata dal vincolo del matrimonio. Oggi, tuttavia, i numeri raccontano una storia diversa: una percentuale sempre maggiore di bambini viene accolta nel mondo non all’interno di un contesto matrimoniale, ma in relazioni al di fuori di esso. Questa tendenza è particolarmente diffusa tra i giovani, per i quali il matrimonio rappresenta sempre meno il passaggio obbligato prima di avere figli.

La vecchia idea di una “famiglia tradizionale”, la cui immagine idealizzata rimane incisa nell’immaginario collettivo, sembra sempre meno rappresentativa. Eppure, la politica sembra restare ancorata a questa visione, ignorando le trasformazioni in atto e continuando a privilegiare un modello che non corrisponde più alla realtà.

L’apertura alla comprensione di tali dinamiche potrebbe portare a una maggiore inclusività sociale ed a una rinnovata prospettiva sul concetto stesso di famiglia. Ciò richiederebbe una revisione delle strategie di supporto alla genitorialità, che attualmente sembrano basarsi su presupposti ormai obsoleti. La realtà dei dati solleva dunque la necessità di abbandonare un approccio ideologico e abbracciare un’osservazione più lucida e attenta del contesto sociale in cui viviamo.

L’atteggiamento miope di chi continua a negare queste trasformazioni appare ancor più contraddittorio se si considera che anche tra i membri di spicco della politica stessa si possono trovare esperienze di matrimoni multipli e famiglie ricomposte. È ora di riconoscere e accettare la pluralità di forme familiari che già compongono la società, smettendo di escludere e iniziando piuttosto ad includere con una prospettiva più ampia.

Questo non significa un rigetto della famiglia tradizionale, ma una necessaria apertura verso una visione più inclusiva e rispettosa della complessità della vita familiare. Solo abbracciando appieno la realtà delle cose e guardando al di là delle barriere ideologiche sarà possibile costruire politiche sociali e strategie di supporto che siano veramente rispondenti alle esigenze della società attuale.