Le elezioni per la scelta del rappresentante dei genitori, una responsabilità temuta e evitata da tutti noi

Le elezioni per la scelta del rappresentante dei genitori, una responsabilità temuta e evitata da tutti

A nessuno piace ricoprire il ruolo del rappresentante, tranne forse quei futuri santi e beati o amanti dell’autorità. Le elezioni non sono altro che una finzione, un teatro della democrazia in cui nessuno desidera veramente essere il protagonista. Ogni genitore, in fondo, spera che sia qualcun altro a prendere in carico questo incarico ingrato.

Mi è capitato di essere “eletta” due volte, e il ricordo di quei momenti è ancora vivido nella mia mente. Ho urlato il mio rifiuto, ho cercato in tutti i modi di scansare quel destino, ma alla fine sono stata costretta ad accettare. E così mi sono ritrovata invischiata in un incarico che avrebbe dovuto essere temporaneo, ma che si è prolungato ben oltre le mie aspettative a causa del lockdown. È stata un’esperienza che mi ha fatto comprendere quanto sia difficile ricoprire questo ruolo: anticipare denaro senza mai vederlo tornare, accettare responsabilità che non sono nostre, farsi carico dei problemi altrui senza impazzire. Il rappresentante dei genitori deve avere una faccia tosta notevole e una capacità di farsi scivolare addosso le critiche e le pressioni altrui.

Ma contemporaneamente, deve essere in grado di accogliere le preoccupazioni di tutti come se fossero le proprie, ignorare messaggi a orari impossibili, bandire i vocali e ritagliarsi un momento di pace e meditazione. Deve essere pronto a diventare il parafulmine delle scuole, a essere continuamente preso di mira dai genitori in cerca di sfogo. È un ruolo che non fa comodo a nessuno, tranne che a coloro che ne approfittano.

Il rappresentante dei genitori si ritrova ad essere il punto focale di tutte le tensioni e le preoccupazioni legate alla scuola, mentre vorrebbe solo passare inosservato e non essere coinvolto nelle beghe quotidiane. È come se indossasse un cappello e degli occhiali scuri per nascondersi, ma sa benissimo che non potrà mai sfuggire alle richieste sempre più implacabili.

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Vorrei fare un appello a tutti coloro che si rivolgono ai rappresentanti dei genitori: pensate prima di rompere le scatole, valutate se quella comunicazione è veramente urgente, se c’è un modo diverso di risolvere i vostri problemi. Il mondo è in continua evoluzione, e il prossimo anno potreste essere voi ad essere coinvolti in questa situazione. Nessuno è al sicuro, siamo tutti potenziali vittime di questa macchina che ci schiaccia con i suoi ingranaggi.