La Commissione approva il reato universale per la pratica della maternità surrogata

La Commissione approva il reato universale per la pratica della maternità surrogata

Nelle segrete stanze del potere, la proposta Varchi ha ottenuto il via libera dalla Commissione Giustizia, ma la battaglia è appena iniziata. Il 19 giugno il dibattito sarà portato avanti alla Camera, ma già si profilano le linee di scontro tra la maggioranza e le opposizioni.

La proposta di legge mira a rendere la pratica della Gestazione per Altri (GPA) un reato perseguibile anche all’estero, una mossa che ha suscitato accese polemiche. Se il cammino della proposta proseguirà senza intoppi, la Legge 40 del 2024 subirà una modifica significativa, estendendo la punibilità della maternità surrogata anche al di fuori dei confini nazionali.

Ma cosa significa tutto questo nella vita di tutti i giorni? Significa che chiunque, italiano o straniero, decida di ricorrere alla GPA in un Paese dove è legale, rischia gravi conseguenze al ritorno in Italia. Le multe e le pene detentive potrebbero diventare una realtà ineluttabile per coloro che cercano di realizzare il proprio desiderio di genitorialità attraverso questa pratica.

Le opposizioni si oppongono strenuamente a questa proposta, contestando sia il suo contenuto originale, sia le limitazioni introdotte con gli emendamenti della maggioranza. Si solleva l’obiezione che punire cittadini per un reato commesso in un Paese dove la maternità surrogata è legale rappresenti un’assurdità giuridica, una pezza malriuscita su una ferita profonda.

Riccardo Magi, esponente di Europa, pone domande saccenti ai fautori della proposta, mettendo in luce le conseguenze punitive che potrebbero ricadere su questi bambini nati attraverso la GPA. E in effetti, la domanda è legittima: quale sarà il destino di questi bambini, di fronte a una legge che potrebbe mettere in discussione addirittura il riconoscimento della loro stessa esistenza?

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La discussione sulla maternità surrogata si intreccia inevitabilmente con il concetto di famiglia, sollevando interrogativi profondi sul significato e sui limiti di questa istituzione. E mentre il dibattito politico si infiamma, la vita reale di tante persone è sospesa in un limbo di incertezza, in attesa di sapere quale sarà il verdetto finale su una pratica che porta con sé tanto desiderio, ma anche tanta controversia.