Un appello scritto indirizzato a una persona appartenente al movimento “Birthstrike”, invitandola a considerare l’opportunità di rinunciare alla procreazione in risposta alla crisi climatica per contribuire alla salvaguardia del nostro pianeta.

Un appello scritto indirizzato a una persona appartenente al movimento “Birthstrike”, invitandola a considerare l’opportunità di

Supponiamo che Birthstrike, a causa di un’intuizione geniale o di un’intuizione folle, abbia ragione, e che mettere al mondo un figlio sia un atto di egoismo. Ma non è forse egoismo rinunciare a mettere al mondo un essere umano, dar vita invece ad un essere umano e allevarlo per essere pienamente consapevole della crisi ambientale e di come contrastarla? Il nostro è un mondo frastornato da allarmi, spaventato da previsioni catastrofiche, ci spingiamo all’orlo della disperazione, ma non dobbiamo abdicare al coraggio di affrontare le sfide che ci attendono.

Siamo abituati a vivere in una realtà stratificata, dove il bene e il male sono intrecciati e spesso indistinguibili. Ma non dobbiamo dimenticare che comunicare e lottare per il cambiamento è una responsabilità comune, che coinvolge ogni singolo individuo. Non possiamo permetterci di cedere allo sconforto e all’apatia, ma dobbiamo impegnarci, ognuno a modo suo, a salvare il nostro mondo minacciato.

Le sfide ambientali a cui siamo confrontati sono imponenti e spaventose, ma non dobbiamo consentire che ci inducano a soccombere al pessimismo. Dobbiamo resistere e continuare a sperare, a lottare, a impegnarci per trovare soluzioni e a trasmettere quest’ottimismo generazionale. Dobbiamo fare di tutto per salvare il nostro pianeta, quello che chiamiamo casa e il luogo in cui le generazioni future dovranno costruire la propria vita.

Mettere al mondo un figlio in un mondo in crisi climatica è una scelta coraggiosa, ma è anche una dichiarazione di fiducia nel potere dell’uomo di cambiare e adattarsi alle circostanze. Non è una decisione da prendere alla leggera, ma è un’opportunità per trasmettere valori di responsabilità e amore per la Terra alle generazioni future. Non è una scelta egoistica, ma, se fatta consapevolmente, può essere un atto di grande coraggio e speranza per il futuro.