Cos’è la sostenibilità e come possiamo spiegarla ai bambini: un approccio educativo alla consapevolezza ambientale e sociale

Cos’è la sostenibilità e come possiamo spiegarla ai bambini: un approccio educativo alla consapevolezza ambientale e

In effetti, la sostenibilità è un concetto che dovrebbe essere trasmesso fin dai primi anni di vita, per creare una consapevolezza che accompagnerà i bambini nel corso della loro crescita e della loro formazione. È un modo per far comprendere loro che ogni azione, anche la più piccola, può avere un impatto sul nostro ambiente e sul nostro futuro.

Inoltre, è importante coinvolgere i bambini in modo attivo, chiedendo loro di pensare a delle soluzioni e a delle idee per rendere il mondo un posto migliore. In questo modo, impareranno non solo a conoscere il concetto di sostenibilità, ma anche a metterlo in pratica nella loro vita quotidiana.

Parlare di sostenibilità con i bambini può essere un’opportunità per insegnare loro valori importanti, come il rispetto per la natura, la condivisione e la responsabilità. In questo modo, si contribuisce a formare cittadini consapevoli e attenti, pronti a contribuire a costruire un mondo migliore per tutti.

Si può dire, dunque, che parlare di sostenibilità ai bambini non è solo un modo per insegnare loro concetti importanti, ma anche un modo per seminare i semi di un futuro migliore, basato su una maggiore consapevolezza e responsabilità verso il nostro pianeta.

e come influisce sul nostro mondo?

 In definitiva, educare alla sostenibilità significa fornire gli strumenti necessari per comprendere il mondo in

La sostenibilità non riguarda solo la conservazione dell’ambiente, ma va al di là, coinvolgendo anche la sfera economica e sociale. Si tratta di un concetto che implica un equilibrio delicato tra le risorse disponibili e il loro utilizzo, tenendo conto delle generazioni future e dei bisogni di tutti gli esseri viventi che condividono questo pianeta.

A volte sembra che la sostenibilità sia un concetto difficile da applicare nella pratica, ma in realtà è più semplice di quanto si possa pensare. Si tratta di piccoli gesti quotidiani, come il riciclo, il risparmio energetico, l’uso consapevole delle risorse, che possono fare la differenza nel lungo periodo. La sostenibilità è anche una questione di mentalità e di stile di vita, di scelte consapevoli che tengano conto delle conseguenze a lungo termine.

Quando parliamo di sostenibilità ambientale, non possiamo non considerare l’importanza della biodiversità, dell’equilibrio degli ecosistemi e del rispetto per tutte le forme di vita presenti sulla Terra. La sostenibilità ci richiama a una maggiore responsabilità verso l’ambiente che ci circonda, invitandoci a considerare le nostre azioni e le loro conseguenze.

Ma la sostenibilità riguarda anche la dimensione sociale ed economica. Si tratta di garantire un’equa distribuzione delle risorse, di promuovere il benessere di tutte le persone e di lottare contro le disuguaglianze. La sostenibilità è anche inclusione sociale, accesso all’istruzione e ad una vita dignitosa per tutti.

In questo senso, la sostenibilità può essere vista come un ideale da perseguire nella nostra vita quotidiana, una filosofia che ci invita a considerare le nostre azioni e a cercare un equilibrio armonioso con il mondo che ci circonda.È un concetto profondo che richiede una riflessione costante sulle nostre abitudini, i nostri comportamenti e le nostre scelte, e ci invita a mettere in discussione il nostro modo di vivere e di agire, verso un obiettivo comune di benessere per tutti gli abitanti del pianeta.

I tre aspetti cruciali della sostenibilità: ambientale, sociale ed economica

Si scoprì che anche un film o un breve video potevano essere un valido strumento per

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Nella sostenibilità ambientale rientra la consapevolezza che la Terra è la nostra unica casa e che dobbiamo fare tutto il possibile per preservarla per le generazioni future. La sostenibilità economica, invece, ci invita a riflettere sulle modalità con cui gestiamo le risorse economiche, affinché non vengano esaurite in modo irrimediabile. E infine, la sostenibilità sociale ci spinge ad agire affinché tutti abbiano libero accesso alle risorse e alle opportunità, combattendo le disuguaglianze e le discriminazioni che ancora persistono nel mondo.

È un compito immane, eppure è imprescindibile affrontarlo se vogliamo garantire un futuro dignitoso per tutti gli abitanti del nostro pianeta. È un’opera collettiva che richiede il contributo di ciascuno di noi, affinché insieme possiamo costruire un mondo migliore. La sostenibilità non riguarda solo le azioni delle grandi aziende o dei governi, ma riguarda anche le nostre scelte quotidiane e il modo in cui viviamo la nostra vita.

Ecco perché è importante che ognuno si renda conto del proprio ruolo nella costruzione di una società sostenibile e agisca di conseguenza, sia nel piccolo gesto quotidiano che nella partecipazione attiva alla vita civile e politica. Solo così potremo sperare in un futuro in cui la sostenibilità sia il cardine su cui ruota tutto il nostro modo di essere al mondo.

Gli obiettivi per lo sviluppo sostenibile e l’Agenda 2024: un piano globale per il progresso sostenibile e la crescita economica responsabile.

 La quinta regola potrebbe essere quella di tenere pulito l'ambiente, di non sporcare e di

Nel 2024, i paesi membri dell’Onu hanno siglato un patto ambizioso, un racconto che si propone di trasformare il nostro pianeta in un luogo migliore, oltrepassando le sfide del presente e costruendo le basi per un futuro sostenibile. Un’Agenda 2024 che fa della sostenibilità il suo obiettivo primario, con una serie di traguardi da raggiungere entro il termine condiviso del 2024. Si tratta di un piano articolato in 17 obiettivi, ognuno dei quali rappresenta un tassello fondamentale nel mosaico complesso della convivenza planetaria.

Lo sforzo richiesto è titanico e richiede l’impegno di ogni individuo, in ogni parte del mondo. La lotta alla povertà e alla fame, la tutela della salute e dell’istruzione, la difesa della parità di genere e della giustizia, la protezione dell’ambiente e la promozione di un’economia sostenibile sono tutte sfide che non possono essere trascurate. E sono sfide che spesso colpiscono in primo luogo i più vulnerabili, come i bambini, che hanno il diritto di crescere in un mondo che garantisca loro un futuro dignitoso.

I bambini, che sono i cittadini del futuro, devono essere coinvolti fin da subito in questa grande opera di trasformazione. Devono imparare ad essere responsabili consumatori e produttori, a prendersi cura del pianeta e a combattere lo spreco. Devono comprendere il valore della pace e della giustizia, e l’importanza di lavorare insieme per il bene comune. Ogni singolo individuo ha un ruolo essenziale da svolgere in questo progetto collettivo, e la consapevolezza di questo è fondamentale fin dalla più giovane età.

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In un mondo in cui le disuguaglianze persistono e in cui il cambiamento climatico minaccia la nostra stessa sopravvivenza, è necessario un impegno condiviso e una visione lungimirante. L’Agenda 2024 non è solo un elenco di obiettivi da raggiungere, ma anche un invito a immaginare un futuro in cui tutti, grandi e piccoli, possano godere degli stessi diritti e opportunità. Un futuro in cui il pianeta sia un luogo accogliente e sicuro per tutte le forme di vita che lo abitano.

Un futuro che dipende dalle azioni di oggi, dalle scelte di ogni singolo individuo, dalle relazioni di collaborazione che si instaurano tra le diverse parti del mondo. L’Agenda 2024 è una mappa per questo viaggio verso un destino condiviso, e dipende da tutti noi se riusciremo a percorrerla fino in fondo.

Come spiegare ai ragazzi il concetto di sostenibilità ambientale all’interno delle esperienze di apprendimento scolastico

Nel racconto della sostenibilità ai bambini, è come se ci si trovasse di fronte a un gioco intricato, dove bisogna trovare il modo giusto per coinvolgerli senza annoiarli, senza parlare loro dall’alto in basso, ma instillando in loro il senso di responsabilità nei confronti del mondo che li circonda.

Ecco quindi 8 semplici regole, come 8 passi da compiere lungo un sentiero incerto ma affascinante, che li porteranno a diventare custodi consapevoli del Pianeta Terra.

La prima regola potrebbe essere quella di ridurre gli sprechi, di non sprecare cibo, energia, acqua, e di riciclare tutto ciò che è possibile. Così il bambino impara a non dare per scontate le risorse, a non disperdere ciò che la natura ci mette a disposizione.

La seconda regola potrebbe essere quella di rispettare le piante e gli animali, non danneggiare il giardino della scuola, non disturbare gli animali, e magari piantare insieme nuovi alberi. In questo modo si insegna loro a avere cura della natura, a valorizzare la bellezza e la ricchezza del mondo vegetale e animale.

La terza regola potrebbe essere quella di condividere, di non essere egoisti, di aiutare i compagni in difficoltà e di condividere i propri giochi e materiali con gli altri. Questo è un modo per far capire loro che la solidarietà è alla base della convivenza pacifica e rispettosa tra individui.

La quarta regola potrebbe essere quella di rispettare le diverse culture e tradizioni, di imparare a conoscere e comprendere le diversità, accogliendo e valorizzando le differenze anziché temerle. In questo modo si costruisce un futuro basato sulla tolleranza e sull’apertura mentale.

La quinta regola potrebbe essere quella di tenere pulito l’ambiente, di non sporcare e di raccogliere i rifiuti che si trovano per strada. Questo insegna loro a prendersi cura dello spazio comune, a non inquinare e a mantenere la bellezza dei luoghi che frequentano.

La sesta regola potrebbe essere quella di essere gentili e rispettosi con tutti, di chiedere scusa quando si sbaglia e di ringraziare quando si riceve qualcosa. Questo è un modo per far comprendere loro l’importanza delle relazioni umane e della cortesia nel vivere quotidiano.

La settima regola potrebbe essere quella di imparare a risparmiare, a non sprecare denaro e a valutare con attenzione le proprie scelte di acquisto. In questo modo si li educa al rispetto del valore del denaro e si sviluppa in loro un atteggiamento attento e responsabile verso il consumo.

La ottava regola, infine, potrebbe essere quella di impegnarsi attivamente per migliorare la propria comunità, partecipando a iniziative di solidarietà, volontariato o progetti di miglioramento dell’ambiente circostante. In questo modo si sviluppa in loro la consapevolezza che ognuno può fare la differenza e che è importante mettersi in gioco per contribuire a rendere il mondo un posto migliore.

Così, passo dopo passo, regola dopo regola, i bambini impareranno a essere cittadini consapevoli e attivi, pronti a prendersi cura del loro Pianeta e a promuovere un futuro sostenibile per tutti.

Partecipare insieme alla raccolta differenziata”

In una giornata ordinaria, mentre i genitori si dedicano alle incombenze quotidiane, i bambini possono essere coinvolti in piccoli compiti che insegnano loro l’importanza del rispetto per l’ambiente. Separare i rifiuti, riciclare il vetro e la carta, compattare il cartone, sono gesti che insegnano ai più giovani a considerare l’impatto delle proprie azioni sul mondo che li circonda.

Nell’osservare i bambini impegnati in queste attività, si può notare come essi assimilino con naturalezza i comportamenti ecologici, storcendo il naso di fronte allo spreco e all’incuria verso il pianeta. A poco a poco, diventano consapevoli del valore dei materiali e dell’importanza di ridurre l’inquinamento, come se fossero cresciuti con il senso del risparmio e della parsimonia connaturati nell’animo.

La vita quotidiana diventa così un’occasione per educare e sensibilizzare i più giovani verso valori fondamentali, trasmettendo loro la consapevolezza che ogni gesto, anche il più piccolo, può fare la differenza. Inoltre, a lungo termine, è proprio attraverso la formazione delle nuove generazioni che si può sperare di instaurare uno stile di vita più sostenibile e rispettoso dell’ambiente.

Come risparmiare energia sia in casa che a scuola

Nella vita quotidiana, sono spesso le azioni apparentemente insignificanti a portare grandi cambiamenti. Spegnere le luci, come tante altre piccole attenzioni verso l’ambiente, può sembrare un gesto banale, ma in realtà ha un impatto significativo sul nostro pianeta. La consapevolezza di queste azioni e dei loro effetti può guidarci verso un modo di vivere più sostenibile e responsabile.

In un mondo in cui siamo costantemente bombardati da stimoli luminosi, spegnere le luci quando non servono rappresenta anche un invito alla contemplazione e al risparmio. La luce artificiale, se da un lato ha reso possibile l’estensione delle nostre attività oltre il tramonto, dall’altro ha contribuito a offuscare la bellezza e la maestosità del cielo stellato. Siamo così abituati alla presenza costante di luci che spesso ci dimentichiamo di quanto sia importante il buio per apprezzare appieno la luce.

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Spegnere le luci, quindi, non è soltanto un gesto di risparmio, ma anche un modo per riscoprire la bellezza del silenzio e dell’oscurità. Ed è proprio in questi momenti di “pausa luminosa” che possiamo riflettere su come le nostre azioni, anche le più minute, possano influire sul mondo che ci circonda.

Non sprecare l’acqua, prenditi cura di questo prezioso bene naturale e evita il suo inutile utilizzo e spreco.

In una società in cui l’acqua è spesso considerata un’entità scontata, il suo valore viene spesso sottovalutato. Ma l’acqua, come ogni altra risorsa naturale, è una delle fondamenta su cui si basa la vita stessa. La sua scarsità in molte parti del mondo è una realtà che non possiamo ignorare.

Chi ha la fortuna di avere accesso a un flusso costante di acqua pulita dovrebbe considerarsi privilegiato e responsabile nel suo uso. La consapevolezza dell’importanza dell’acqua e il rispetto per questa risorsa vitale dovrebbero essere parte integrante delle nostre azioni quotidiane. Chiudere il rubinetto mentre ci laviamo o facciamo la doccia può sembrare un gesto piccolo e insignificante, ma è un modo tangibile per dimostrare gratitudine e rispetto nei confronti di un bene così prezioso.

Nel nostro mondo sempre più urbanizzato e consumistico, il risparmio idrico è spesso trascurato a favore di comodità e piacere immediato. Tuttavia, preservare le risorse idriche è una responsabilità che non possiamo ignorare. La consapevolezza dei limiti delle risorse naturali e il rispetto per la vita in tutte le sue forme dovrebbero guidare le nostre azioni e decisioni.

In fondo, la lezione che possiamo imparare dalla scarsità d’acqua in molte parti del mondo va oltre il semplice risparmio. Ci insegna a essere consapevoli della nostra interdipendenza con il mondo naturale e con le altre persone. Ci ricorda che privilegi e responsabilità vanno di pari passo, e che il rispetto per le risorse naturali è un atto di amore verso noi stessi e verso le generazioni future.

Lasciare l’auto a casa e utilizzare altri mezzi di trasporto per spostarsi

Nella variegata galassia dei mezzi di trasporto, l’auto occupa da tempo una posizione di preminenza, ma non è detto che sia l’unica soluzione a disposizione per spostarsi. Le alternative sono molteplici e meritano di essere esplorate con curiosità e attenzione.

La bicicletta, ad esempio, offre la possibilità di muoversi in maniera agile e sicura, permettendo anche di godere appieno degli spettacoli che la vita ci offre lungo il percorso. I mezzi pubblici, invece, ci mettono in contatto con la comunità e ci permettono di osservare il mondo da prospettive diverse, offrendoci l’opportunità di incontrare volti nuovi e di lasciarci sorprendere dalle storie che si intrecciano intorno a noi.

Persino i nostri piedi, affidabili e senza l’ingombro di ingranaggi complicati, possono diventare preziosi alleati per esplorare il mondo che ci circonda, regalandoci la possibilità di percepire i dettagli che altrimenti risulterebbero sfuggenti alla frenesia dei mezzi di trasporto più veloci.

E se proprio l’auto è inevitabile, possiamo comunque tentare la strada della condivisione, sperimentando un modo diverso di vivere la mobilità. Condividere un viaggio con compagni di classe o con altri membri della comunità non significa solo ridurre l’inquinamento, ma anche mettere in comune esperienze e punti di vista, arricchendo il nostro percorso con nuove prospettive e possibilità di incontro.

La vita è un viaggio in continua evoluzione, e ogni scelta che facciamo sul modo di muoverci può diventare un’opportunità per arricchire la nostra esistenza, attraverso la scoperta di nuovi scenari e la condivisione di esperienze uniche.

Come rispettare e proteggere la natura: consigli e comportamenti responsabili.

In un parco o in mezzo alla natura, ci si trova di fronte a un paesaggio che sembra immutabile, eterno, ma è solo un’illusione. La nostra presenza, anche se temporanea, lascia tracce indelebili sulle fragili dinamiche dell’ecosistema. Ogni passo che compiamo, ogni oggetto che abbandoniamo, porta con sé una conseguenza che potrebbe compromettere l’equilibrio delicato della natura.

La consapevolezza di questo dovrebbe essere un compagno costante dei nostri momenti di svago all’aperto. Non si tratta solo di rispettare le leggi e le regole dei parchi, ma di comprendere il valore intrinseco della vita che si sviluppa in quei luoghi. Ogni fiore, ogni sasso, ogni animale che incontriamo ha il suo ruolo all’interno di un sistema complesso e meraviglioso.

Invece di considerare la natura come un semplice sfondo per le nostre attività ricreative, dovremmo imparare a percepire la sua vitalità, la sua resilienza e la sua bellezza. Lasciare un luogo migliore di come l’abbiamo trovato non è solo un gesto di civiltà, ma anche un tributo alla vita che pulsa intorno a noi.

Come dimostrare rispetto e considerazione nei confronti del prossimo

In questa società, il più forte non è necessariamente il più giusto o il più capace. La forza può essere un vantaggio momentaneo, ma la vera grandezza si esprime nel rispetto e nell’empatia verso gli altri. Ecco perché è così importante insegnare ai bambini fin da piccoli il valore della cooperazione e della parità.

Viviamo in un mondo in cui le diversità culturali e sociali arricchiscono il tessuto dell’umanità, eppure troppo spesso queste differenze sono motivo di discriminazione e disuguaglianza. È necessario imparare a guardare oltre le apparenze e ad apprezzare la ricchezza della diversità umana. Ognuno di noi porta con sé un bagaglio unico di esperienze, conoscenze e tradizioni, e solo aprirsi all’altro possiamo davvero crescere come individui e come società.

La parità di trattamento e di opportunità è fondamentale per la costruzione di una società equa e sostenibile. Dobbiamo lavorare per eliminare le disparità di genere, combattere il razzismo e promuovere l’inclusione di tutte le persone, indipendentemente dal loro background. Solo così potremo costruire un mondo in cui ognuno ha la possibilità di realizzare il proprio potenziale e contribuire al bene comune.

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Siamo tutti parte di una rete intricata di relazioni umane, e solo collaborando e rispettandoci reciprocamente possiamo garantire un futuro migliore per tutti. La sfida sta nel superare l’egoismo e l’individualismo, per abbracciare la solidarietà e la condivisione come valori fondamentali della nostra esistenza. Solo così potremo costruire un mondo in cui la parità, la giustizia e il rispetto reciproco siano la norma, non l’eccezione.

Lavorare insieme e condividere le idee

Ammiriamo la semplice saggezza dei bambini, che spesso ci sfugge nella complessità della vita adulta. Essi comprendono istintivamente che il vero progresso e la vera realizzazione derivano dalla collaborazione e dalla condivisione, concetti fondamentali che spesso dimentichiamo nel nostro mondo frenetico e competitivo.

La cooperazione è come un tessuto invisibile che tiene insieme la società, permettendo ai singoli individui di contribuire al bene comune. È un concetto antico quanto l’umanità stessa, presente nelle comunità primitive come nelle moderne società globalizzate. Eppure, nonostante la sua importanza fondamentale, umanità non sempre ha dato il giusto valore alla cooperazione, preferendo spesso l’egoismo individuale e la competizione sorda.

Ma nella natura stessa possiamo osservare la potenza della cooperazione: dalle formiche che lavorano insieme per costruire i loro formicai, alle piante che si aiutano reciprocamente attraverso reti sotterranee di radici. La cooperazione è un principio universale che possiamo cogliere ovunque, se solo apriamo gli occhi e cerchiamo di comprenderlo.

E dunque, impariamo dai bambini a riscoprire il valore della cooperazione, a mettere da parte l’egoismo e a lavorare insieme verso un futuro sostenibile. Forse così potremo finalmente realizzare grandi risultati, non attraverso la competizione spietata, ma attraverso la forza unita di tante individualità che collaborano armoniosamente.

Materiali utili per l’educazione dei bambini sulla sostenibilità

In un tempo non troppo lontano, quando la necessità di educare i bambini alla sostenibilità divenne urgente, i genitori, gli educatori e gli animatori si trovarono di fronte a un dilemma: come trasmettere concetti così complessi in modo accessibile ai più piccoli? Le parole e gli esempi, pur importanti, non erano sempre sufficienti. Fu così che si scoprì l’importanza di utilizzare tutte le risorse a disposizione, anche quelle apparentemente più remote e improbabili.

E fu così che si cominciò a sfruttare l’arte cinematografica, i cartoni animati, i video su YouTube e i documentari dedicati alla sostenibilità, appositamente pensati per incontrare gli occhi e le menti dei giovani spettatori. Si scoprì che anche un film o un breve video potevano essere un valido strumento per aprire le porte della conoscenza e dell’interesse per temi così cruciali per il futuro del pianeta.

Ma non solo. Si comprese che anche la letteratura per l’infanzia poteva offrire preziosi spunti di riflessione. Libri che, con parole semplici e immagini accattivanti, erano capaci di avvicinare i bambini alle sfide della sostenibilità, stimolando in loro il desiderio di comprendere e agire in modo consapevole.

E così, grazie a questi strumenti, si aprirono nuovi orizzonti di dialogo e dibattito con i più piccoli, sia a casa che a scuola. Si creò lo spazio per confrontarsi su quali comportamenti già adottavano e su quali, invece, potevano imparare a mettere in pratica per contribuire a rendere il mondo un posto più sostenibile.

Questa scoperta rappresentò una svolta importante nella formazione delle future generazioni, aprendo la strada a una maggiore consapevolezza e responsabilità, fondamentali per costruire un futuro migliore. E se da un lato ciò implicava un impegno più profondo e articolato da parte degli adulti, dall’altro portava con sé la speranza di una trasformazione radicale verso un mondo più equo e armonioso per tutti gli abitanti del pianeta.

sull’approccio pedagogico utilizzato durante l’attività di apprendimento dei bambini.

Parrebbe che, in un’epoca in cui abbiamo accesso a una quantità imponente di informazioni, ci sia una maggiore consapevolezza riguardo alla sostenibilità ambientale, economica e sociale. Tuttavia, può succedere che questa abbondanza di informazioni rischi di trasformarsi in passività e indifferenza, in quanto la percezione della realtà può essere offuscata dall’eccesso di dati disordinati e spesso contraddittori.

Educare alla sostenibilità, quindi, non si limita a trasmettere nozioni di carattere ecologico, economico e sociale, ma implica un coinvolgimento attivo e critico da parte di chi apprende. È un processo che richiede di stimolare la riflessione e l’elaborazione individuale del sapere, in modo che le basi della sostenibilità possano essere interiorizzate e tradotte in comportamenti e azioni quotidiane.

Nel tentativo di promuovere quest’approccio educativo, è essenziale offrire opportunità di apprendimento che tengano conto della relazione tra cause ed effetti, così da favorire la comprensione delle implicazioni delle nostre azioni e decisioni sul mondo che ci circonda. Ad esempio, attraverso attività pratiche e sperimentali, si può mettere in luce il legame tra l’uso smodato di risorse e l’impatto sull’ambiente, stimolando una consapevolezza critica sulla necessità di adottare comportamenti più sostenibili.

Inoltre, l’educazione alla sostenibilità non riguarda soltanto la dimensione ambientale, ma spazia anche nell’ambito economico e sociale. È importante che i giovani siano incoraggiati a riflettere non solo sulle questioni ecologiche, ma anche su quelle legate alla giustizia sociale, all’equità economica e al benessere comune. Solo così potranno sviluppare una visione olistica della sostenibilità, capace di abbracciare tutte le sfaccettature della vita contemporanea.

In definitiva, educare alla sostenibilità significa fornire gli strumenti necessari per comprendere il mondo in cui viviamo, esercitare un pensiero critico e responsabile, e agire in modo consapevole e solidale. Questo approccio educativo non mira soltanto a informare, ma a formare individui in grado di cogliere la complessità della realtà e di contribuire attivamente al miglioramento della società e dell’ambiente in cui sono inseriti.