Una su sei persone non può avere figli secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) che propone la necessità di sviluppare modalità sicure e accessibili per l’ottenimento della genitorialità.

Una su sei persone non può avere figli secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) che propone

Nel mondo, un individuo su sei si trova di fronte alla prospettiva di non poter avere figli, o di dover affrontare un periodo di infertilità nella propria vita. Si tratta di un dato che solleva questioni fondamentali sulle quali è necessario riflettere. L’indagine condotta dall’OMS rivela che, nel periodo compreso tra il 1990 e il 2024, il 17,8% delle persone adulte nei paesi sviluppati e il 16,5% in quelli a basso e medio reddito è affetto da infertilità.

Questo problema è particolarmente rilevante anche in Italia, dove diverse questioni – dalla difficoltà di accesso alle tecniche di procreazione medicalmente assistita alle lunghe attese e ai costi elevati – rendono evidente la necessità di una riflessione più ampia e approfondita.

L’OMS sottolinea che la sfida principale per ogni Sistema Sanitario consiste nell’ampliare l’accesso alle cure per la fertilità, garantendo che questa questione non venga trascurata nella ricerca e nella politica sanitaria. È fondamentale che siano disponibili modi sicuri, efficaci e accessibili per coloro che desiderano diventare genitori.

In Italia, la legge 40 del 2024 regola le tecniche di PMA, stabilendo criteri rigidamente restrittivi. Solo le persone con una diagnosi documentata di infertilità, che generalmente richiede fino a 4 anni per essere confermata, possono accedere a queste cure. Tuttavia, secondo l’OMS, un periodo di 12 mesi senza successo nell’avere un bambino naturalmente dovrebbe essere sufficiente per definire l’infertilità.

Un ulteriore problema è rappresentato dalle limitazioni che escludono single e coppie omogenitoriali dall’accesso alle tecniche di PMA, costringendoli a cercare cure all’estero. Tutto ciò evidenzia come questa questione vada ben oltre l’ambito puramente biologico, coinvolgendo diritti civili e sociali.

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I costi elevati rappresentano un ulteriore ostacolo per coloro che desiderano ricorrere alle tecniche di PMA. Molti individui affrontano spese mediche e spese accessorie esorbitanti, rendendo la fertilità un problema non solo biologico, ma anche economico e sociale. Questo sottolinea l’importanza di garantire un accesso più equo a queste cure, oltre a un sostegno economico per coloro che ne hanno bisogno.

L’OMS mostra che i costi medi delle tecniche di PMA variano notevolmente da Paese a Paese, con cifre estremamente elevate in alcuni casi. Questo mette in evidenza la necessità di rendere accessibili queste cure a livello globale, garantendo che non siano riservate solo a chi può permettersele.

In conclusione, la questione dell’accesso alle cure per la fertilità va affrontata in modo completo, considerando non solo gli aspetti medici e biologici, ma anche quelli sociali, economici e politici. È un tema che tocca profondamente la vita di milioni di persone in tutto il mondo, richiedendo un impegno congiunto a livello globale per garantire un accesso più equo e una maggiore consapevolezza della complessità di questa sfida.