Mamma scopre involontariamente video hot sul cellulare del figlio. L’esperto sottolinea l'importanza della presenza dei genitori nella vita digitale dei giovani. Non bisogna affidare completamente l'educazione ai dispositivi tecnologici.

Nel mezzo di una notte di Capodanno, una gioventù in preda all’ebbrezza dell’alcol e della droga si abbandona a rapporti sessuali, ripresi con lo smartphone e condivisi sulle chat di Whatsapp. È un ritratto della società contemporanea, in cui la tecnologia e i social media fungono da tramite per esprimere la sessualità e la ricerca dell’ebbrezza.

La scoperta dei video ha scosso una madre, che si è trovata ad affrontare una realtà oscura di cui non era consapevole. La superficialità e l’indifferenza con cui i giovani hanno ripreso e diffuso tali scene sono un campanello d’allarme che suona a chiare note sulla nostra società contemporanea.

Il pedagogista Luca Frusciello sottolinea come l’accesso illimitato e non filtrato alla tecnologia abbia plasmato la percezione dei valori dei giovani. La famiglia, i pari e i social sono i principali veicoli di trasmissione di valori per la gioventù di oggi. Tuttavia, la mancanza di una guida educativa in questo mondo ipersessualizzato e basato sull’apparenza può portare a conseguenze gravi.

Frusciello mette in discussione il semplice controllo dei dispositivi, sottolineando l’importanza di una presenza attiva e consapevole da parte dei genitori. La trasmissione dei valori richiede un impegno costante e una guida empatica, non solo una sorveglianza superficiale.

In definitiva, la vicenda dei minori coinvolti in queste azioni oscure suona come un campanello d’allarme per la società nel suo complesso. È necessario instaurare un dialogo aperto e continuo con i giovani, fornendo loro una guida solida e un modello positivo di valori ed etica. Solo così si potrà sperare in un cambiamento futuro.

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