Inizia il nuovo anno scolastico con un modello senza quadrimestri che mira a ridurre lo stress degli studenti legato alla prima valutazione trimestrale

Inizia il nuovo anno scolastico con un modello senza quadrimestri che mira a ridurre lo stress

Nelle scuole di Modena, Bologna e Piacenza, si sta sperimentando un nuovo approccio alla valutazione degli studenti, abbandonando i tradizionali voti di fine quadrimestre. L’idea è quella di non limitarsi a una valutazione basata esclusivamente su verifiche e test, ma di considerare anche le competenze che vanno al di là della mera conoscenza accademica.

Questa decisione nasce dalla consapevolezza che tre mesi non sono sufficienti per valutare appieno le capacità degli studenti, soprattutto considerando il periodo di incertezza e difficoltà vissuto a causa della pandemia. Ci si rende conto che l’ansia, lo stress e la fragilità dei ragazzi devono essere affrontati in modo più attento e sensibile.

La preside dell’Istituto Volta di Piacenza sottolinea l’importanza di non valutare gli studenti solamente in base a ciò che sono in grado di imparare a casa da soli. La scuola deve preparare gli studenti a entrare nel mondo con un bagaglio culturale e delle competenze che vadano al di là della mera conoscenza. È necessario sviluppare il senso critico, l’abilità di reperire fonti affidabili e la capacità di partecipare al dibattito in modo costruttivo.

Questa nuova prospettiva richiede più tempo per valutare gli studenti in modo più completo e accurato. Non più soltanto tre mesi, ma un intero anno scolastico per comprendere appieno le potenzialità di ciascun alunno. Tuttavia, ciò non significa isolare la scuola dalla famiglia: al contrario, la comunicazione costante tra insegnanti e genitori è fondamentale per garantire il benessere degli studenti.

L’obiettivo è rendere gli studenti autonomi e prepararli a affrontare le sfide del mondo esterno una volta conclusi gli studi. Questo tipo di scuola no-stop è in fase di sperimentazione, ma dimostra un impegno concreto nel rispondere alle esigenze dei giovani di oggi.

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Anche le scuole medie di Modena stanno adottando lo stesso approccio, adattandolo alle esigenze dei più piccoli. Il focus non è solo sulla conoscenza accademica, ma anche sulle abilità pratiche e sulle capacità relazionali e umane.

I ragazzi non ricevono più solo un freddo voto numerico, ma un giudizio narrativo che li incoraggia verso il futuro, evidenziando sia gli obiettivi da raggiungere che le abilità già acquisite. Si tratta di creare un ambiente scolastico che prepari veramente gli adulti del domani ad affrontare il mondo, una missione che dovrebbe essere al centro di ogni istituzione educativa.