Allarme rotavirus nei bambini a Lerici: aumento dei casi porta a 66 ricoveri in ospedale in pochi giorni

Allarme rotavirus nei bambini a Lerici: aumento dei casi porta a 66 ricoveri in ospedale in

Nel corso di pochi giorni, il Pronto Soccorso dell’Ospedale Sant’Andrea di Spezia è stato preso d’assalto da un’ondata di bambini affetti dal temuto rotavirus. Già due di loro sono stati ricoverati, mentre gli altri sono stati mandati a casa con cure domiciliari. La paura e l’allarme hanno stretto il cuore dei genitori di fronte ai sintomi più gravi della gastroenterite: Febbre, nausea e diarrea.

Si è diffusa subito l’ipotesi che i piccoli contagiati avessero contratto il virus nelle acque cristalline della costa di Lerici, in particolare presso la suggestiva spiaggia della Venere Azzurra. Tuttavia, l’intraprendente Arpal ha velocemente escluso l’ipotesi di un’infezione veicolata dalle acque marine, eseguendo prelievi e analisi per scongiurare il temuto inquinamento.

I primi casi risalgono al 20 agosto, e in breve tempo il numero dei contagiati è salito a 57, tutti bambini con meno di 5 anni. Il rotavirus si è dimostrato un avversario subdolo, diffondendosi attraverso l’ingestione di acqua o cibo contaminato, o il contatto con superfici infette. Il periodo di incubazione è breve, ma i sintomi che si manifestano hanno destato preoccupazione tra genitori e autorità sanitarie.

La Guardia Costiera ha informato delle preoccupanti statistiche, ma le analisi dell’Arpal hanno finora rassicurato sullo stato delle acque, escludendo al momento l’ipotesi di inquinamento ambientale. Il sindaco di Lerici, rassicurato dai risultati delle ricerche, ha confermato che i valori sono ben al di sotto dei limiti di legge, rassicurando cittadini e turisti.

Come spesso accade di fronte a un’epidemia, è dunque la prevenzione l’arma migliore, mantenendo rigorose norme igieniche nelle case, negli asili e nelle scuole dell’infanzia. Ma se la malattia dovesse colpire, il pericolo maggiore è la disidratazione, soprattutto nei bambini. E proprio per proteggere i più piccoli, esiste un vaccino che può essere somministrato a partire dalla sesta settimana di vita, offerto gratuitamente secondo il calendario vaccinale nazionale.

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In una realtà in cui la salute pubblica è fondamentale, assistiamo ancora una volta alla complessità della lotta contro microscopiche minacce che possono sfuggire al controllo umano, e che mettono in discussione la fragile armonia tra uomo e natura.