La qualità del tempo trascorso con i nostri figli è più importante della quantità e rappresenta la vera dimostrazione del nostro amore per loro

Da quando siamo diventati genitori mi sembra che non passi giorno senza che mi renda conto di quanto poco tempo riesco a dedicare ai miei bambini. Le ore dopo il lavoro, i due giorni di fine settimana, sembrano sempre insufficienti. La nostra percezione del tempo cambia radicalmente quando si hanno dei figli: non è più una questione di quantità, ma di qualità.

Il ritorno al lavoro è inevitabile, necessario per noi stessi e per il benessere del nostro bambino, ma separarci da lui è una sofferenza costante. Vederlo con la tata, con i nonni, o all’asilo nido mentre compie i suoi primi passi, pronuncia la prima parola, afferra un oggetto, risolve un problema, ci riempie di sensi di colpa. La sera, quando arriviamo a casa stanchi, cerchiamo di donare loro il meglio di noi, ma ci chiediamo se le due ore prima della nanna siano davvero sufficienti.

E il fine settimana? È meraviglioso poter passare del tempo tutti insieme, ma sembra volare via in un istante, due giorni che non sembrano mai abbastanza. Ci interroghiamo: stiamo veramente facendo del bene ai nostri piccoli trovando quei momenti con loro senza però rinunciare a tutto il resto? La chiave, forse, è imparare a percepire il tempo come fanno i bambini, in termini di qualità anziché quantità. I piccoli ricorderanno più la nostra presenza che la nostra assenza, se sapremo rendere ogni momento passato insieme un episodio indimenticabile.

Essere genitori non significa dimenticare chi eravamo prima di avere figli

Quando diventiamo genitori, entriamo in un universo parallelo in cui il tempo è scandito da pannolini, pappe e ninne nanne. Tutto sembra ruotare intorno alla piccola creatura che abbiamo messo al mondo, eppure, non siamo solo genitori. Siamo anche individui con desideri, passioni e bisogni personali. Non dobbiamo dimenticare che prima di diventare genitori eravamo qualcos’altro, e quello che eravamo non svanisce nel momento in cui accogliamo un nuovo arrivato.

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I bambini hanno bisogno di spazi in cui poter esplorare il mondo senza la costante presenza dei genitori. Hanno bisogno di sperimentare l’autonomia, di scoprire la propria capacità di adattamento e di affrontare le piccole sfide quotidiane senza di noi. E noi, come genitori, abbiamo il diritto di riprendere i nostri tempi e i nostri spazi, senza sentirci in colpa o egoisti. Non è un tradimento nei confronti dei nostri figli, ma un atto di amore verso di loro, perché un genitore sereno è in grado di offrire loro il meglio di sé.

Il distacco può essere difficile, soprattutto quando siamo convinti di essere i migliori a occuparci dei nostri piccoli, ma è importante ricordare che i bambini non sono la nostra estensione. Sono individui unici con un percorso di vita tutto loro, e avranno bisogno di staccarsi dalla nostra protezione per crescere e scoprire il mondo. Saranno dolori e gioie, ma questa è una parte essenziale della vita.

Mentre i bambini crescono, trascorreremo sempre meno tempo insieme, ma questo non vuol dire che siamo meno importanti per loro. Impareranno ad avere nuovi punti di riferimento, a trovare il proprio equilibrio tra noi e il mondo esterno. E noi, nel mentre, impareremo ad affrontare la vita da genitori con quella stessa curiosità e adattabilità con cui affrontiamo le storie che amiamo leggere.

Il momento dedicato e dedicato alla valorizzazione della qualità

E così, liberati da qualsiasi senso di colpa, torniamo alle nostre attività di sempre, ma cerchiamo di renderle indimenticabili, di riempirle di momenti intensi e significativi. La vita è fatta di piccoli attimi che insieme compongono il mosaico della nostra esistenza, e i nostri figli sono parte integrante di questo tessuto colorato.

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Dedicarci completamente a loro, abbandonando gli orologi e gli schermi luminosi, significa farci presenti nel modo più autentico. Sono loro che ci aspettano, che attendono con gioia il nostro ritorno, e ogni istante condiviso con loro diventa un frammento prezioso di eternità.

Ma il tempo, oh il tempo! Viviamo in una società che ha trasformato il tempo in denaro, in una corsa continua tra semafori rossi e code interminabili. Ma i nostri figli non possono essere misurati in termini di ore e minuti, la loro presenza nella nostra vita è un dono incommensurabile, qualcosa di assolutamente al di là del valore di qualsiasi tesoro terreno.

E così, in mezzo a questa frenesia che ci circonda, impariamo dagli occhi lucidi dei nostri bambini che non è la quantità di tempo che conta, ma piuttosto la qualità di ciò che offriamo loro. Impariamo a essere genitori presenti, punti di riferimento nei momenti di bisogno, perché è in quei momenti che i nostri figli avvertono più intensamente il nostro amore.

E forse, proprio da loro, possiamo imparare l’importanza di cercare la felicità degli altri, molto più della nostra stessa. Perché un giorno, non troppo lontano, sarà nostro dovere imparare a lasciarli andare, lasciandoli liberi di volare verso il loro domani, con la consapevolezza che il tempo trascorso insieme è stato un regalo prezioso, un capitolo prezioso nel libro delle nostre vite.