La procreazione assistita sarà accessibile tramite ticket in tutte le regioni a partire da gennaio 2024

La procreazione assistita sarà accessibile tramite ticket in tutte le regioni a partire da gennaio 2024

Nel primo giorno dell’anno nuovo, ogni donna, ovunque si trovi nel territorio italiano, potrà avvalersi della procreazione medicalmente assistita dietro il pagamento di un ticket. Questa novità, annunciata dal ministro della Salute Orazio Schillaci, rappresenta un passo significativo verso l’uniformità dei servizi offerti a livello nazionale, poiché fino ad oggi molte regioni del Sud Italia non avevano incluso questa opzione nei servizi sanitari offerti.

La decisione del governo di rendere accessibile la procreazione assistita a tutte le donne, indipendentemente dalla loro posizione geografica, pone fine a un’ingiustizia che ha perdurato per troppo tempo. Finalmente, dopo sei anni di attesa, si mette fine a una disparità che non poteva più essere tollerata, afferma il ministro Schillaci con orgoglio.

L’approvazione dei nuovi Livelli essenziali di assistenza, che include un’ampia gamma di prestazioni sanitarie tra cui la procreazione medicalmente assistita, è stata lungamente attesa fin dal 2024. Finalmente, grazie all’approvazione del Decreto Tariffe e all’accordo con le autorità regionali, dal primo gennaio 2024 entrerà in vigore il nuovo tariffario, ponendo fine a un vecchio sistema obsoleto che risaliva addirittura alla fine degli anni Novanta.

L’obiettivo di questa riforma è quello di superare le differenze territoriali, offrendo a tutti il diritto di accesso alle nuove prestazioni, compresa la procreazione assistita. Attualmente, questa opzione è disponibile gratuitamente solo in alcune aree del Paese, ma dal 2024 sarà accessibile a tutti, dal Nord al Sud. Per la fecondazione eterologa, il costo del ticket sarà deciso dalle singole regioni e ammonta indicativamente a 1.500 euro, con possibili variazioni in base all’importazione dei gameti.

Un obiettivo importante è quello di limitare il fenomeno del turismo procreativo, che spinge molte coppie a spostarsi dalle aree meno servite verso i centri più attrezzati del Nord Italia. Dopo un periodo di stallo causato dalla pandemia, si è osservato un significativo aumento del ricorso alle tecniche di procreazione assistita, con un aumento del 36% rispetto al 2024, oltre a un aumento del 50% delle gravidanze e del 49% dei bambini nati vivi.

LEGGI ANCHE:  Come utilizzare la pista delle biglie per promuovere l'autostima e la risoluzione dei problemi nei bambini.

Nonostante ciò, nel settore pubblico la fecondazione assistita è ostacolata da lunghe liste d’attesa, spingendo molte coppie a rivolgersi a cliniche private, con costi che possono variare dai 3.500 ai 9.000 euro a seconda del tipo di procedura. Il ministro sottolinea l’importanza di garantire a tutte le coppie l’accesso a strutture e servizi che possano tutelare la salute riproduttiva, evidenziando la necessità di ulteriori interventi per rendere i servizi di procreazione assistita accessibili a tutti.