Un insegnante in pensione scrive una lettera esortativa ai genitori degli studenti, evidenziando la necessità di maggiore rispetto e comprensione per il lavoro svolto dagli insegnanti, sfatando l’idea errata che essi lavorino solo tre ore al giorno.

Un insegnante in pensione scrive una lettera esortativa ai genitori degli studenti, evidenziando la necessità di

L’insegnante si sofferma sulla trasformazione della scuola, una trasformazione che sembra aver compromesso i valori e l’importanza dell’individuo. La scuola, un tempo luogo di formazione e crescita personale, è diventata un’azienda dove si fa affidamento su numeri e generalizzazioni, perdendo di vista l’unicità di ogni studente.

E mentre invoca il ritorno di un patto di fiducia e collaborazione con le famiglie, sottolinea il crescente divario tra genitori e insegnanti. Un divario che, oltre a minare la serenità del dialogo, compromette anche il rispetto reciproco e il corretto svolgimento del compito educativo.

La situazione si fa ancora più critica quando si parla del mancato rispetto nei confronti degli insegnanti. Il recente episodio di violenza a Rovigo, dove degli studenti hanno minacciato un’educatrice con una pistola ad aria compressa senza ricevere una giusta sanzione, è solo la punta dell’iceberg di una mancanza generale di severità e rispetto per l’autorità dei docenti.

La visione della scuola come luogo di formazione e crescita viene sottolineata con forza dalla professoressa, che sogna un ritorno alla centralità dell’educazione civica e alla valorizzazione delle singole potenzialità degli studenti. Un’educazione che vada oltre la mera preparazione al mondo del lavoro, e che ritorni a mettere al centro la curiosità e la formazione di individui consapevoli e attivi nella società.

E in questa visione, la professoressa si proietta verso il futuro, immaginando una scuola che sia di nuovo un luogo in cui si formano esseri pensanti e partecipi: un sogno che sembra lontano dalle attuali dinamiche della scuola.

LEGGI ANCHE:  La vitamina D nei bambini: cos'è, quali sono i benefici e perché è molto importante per la salute fin da quando sono piccoli