Bimbo soffocato all’ospedale: la perizia non individua responsabilità, ma la mamma esprime disaccordo e richiesta di chiarezza

Bimbo soffocato all’ospedale: la perizia non individua responsabilità, ma la mamma esprime disaccordo e richiesta di

Le indagini sulla tragica morte del neonato, avvenuta proprio 72 ore dopo il parto, sembrano sollevare medici e infermieri da ogni colpa. La madre del piccolo, però, non intende arrendersi e annuncia nuove azioni legali.

La perizia disposta dal pubblico ministero Maria Sabina Calabretta ha giunto a definire l’accaduto come una “tragica fatalità” non imputabile a nessun colpevole. Questo verdetto sembra scagionare medici e infermieri, che hanno seguito il protocollo standard e si sono impegnati a garantire la sicurezza del neonato. Tuttavia, la madre continua a sostenere che è stata abbandonata e ha deciso di intraprendere ulteriori azioni legali.

Il medico legale Luigi Cipolloni ha ascoltato le testimonianze del personale ospedaliero e delle altre mamme presenti al momento della tragedia, giungendo alla conclusione che la morte del neonato sia stata causata da una casualità imprevedibile, priva di responsabili. Tuttavia, la Procura della Repubblica è ancora impegnata nell’indagine per omicidio colposo e spetterà a loro decidere il da farsi.

Nel frattempo, la madre non ha nascosto la sua indignazione di fronte all’esito della perizia, dichiarando di essere stata abbandonata e non ascoltata. La sua determinazione nel continuare la battaglia legale è evidente, e si appresta a valutare i prossimi passi con il suo avvocato.

La tragedia dell’ospedale Pertini di Roma, che ha scosso le vite di tante persone coinvolte, mette in luce il delicato equilibrio tra la pratica medica e le emozioni umane. La vita, a volte, ci pone di fronte a situazioni imprevedibili e dolorose, e la ricerca di giustizia diventa un modo per affrontare il lutto e dare un senso alla tragedia. La madre, nella sua battaglia legale, cerca forse anche un modo per elaborare il suo dolore e trovare un minimo di conforto.

LEGGI ANCHE:  Il "Living will": il fenomeno di TikTok che incoraggia le persone a fare un testamento biologico nel caso in cui si verifichi un parto a rischio

La tragedia del neonato soffocato pone domande difficili sulla responsabilità e sull’empatia nel contesto della cura medica, ma anche offre spunti di riflessione sulla fragilità della vita e sulla forza delle madri nel difendere i propri figli.