Un bambino di soli 5 anni vince il premio di lettore dell’anno: il piccolo divoratore di libri ha preso in prestito 125 volumi in un solo anno

Un bambino di soli 5 anni vince il premio di lettore dell’anno: il piccolo divoratore di

La storia di Mattia Medhdihoxha, il piccolo lettore di Montemurlo, sembra uscita da uno dei romanzi di Dickens o di Cechov, un’opera in cui il protagonista, nonostante la giovane età, dimostra una maturità e una passione per la lettura al di là di ogni aspettativa. La vicenda di questo bambino ci offre uno spunto interessante per riflettere sul rapporto tra i giovani e i libri, un tema sempre attuale e degno di approfondimento.

Il premio consegnato a Mattia sottolinea l’importanza della lettura fin dai primi anni di vita, in quanto favorisce lo sviluppo del vocabolario, dell’autostima e delle capacità cognitive. In un’epoca in cui i dispositivi digitali sembrano prendere il sopravvento, è incoraggiante vedere i giovanissimi dedicarsi con passione alla lettura di libri cartacei. La visione dell’Assessore Forastiero sul ruolo della lettura come veicolo di pace e di empatia è un richiamo prezioso in un momento storico contraddistinto da conflitti e tensioni internazionali.

La lettura non è solo un’attività solitaria, ma può anche costituire un momento di condivisione e di crescita relazionale, soprattutto se accompagnata da un adulto che legge ai più piccoli. In un’epoca in cui i bambini sono spesso attratti da schermi e dispositivi digitali, è fondamentale coltivare l’amore per la carta stampata fin dalla più tenera età, in modo da favorire lo sviluppo di competenze cognitive e relazionali importanti per il futuro.

La storia di Mattia Medhdihoxha e degli altri giovani lettori di Montemurlo è un riflesso di speranza in un’epoca in cui la tecnologia sembra dominare il nostro quotidiano. Essi ci ricordano l’importanza della lettura come fonte di arricchimento personale e come strumento per la costruzione di un mondo più empatico e pacifico.