Bambino di 4 anni scompare durante una partita a nascondino e viene ritrovato dai carabinieri dietro la porta del vicino

Bambino di 4 anni scompare durante una partita a nascondino e viene ritrovato dai carabinieri dietro

A Marsala, in provincia di Trapani, un bimbo di quattro anni, immerso nel gioco del nascondino, è scomparso per due ore, scatenando la preoccupazione di tutto il quartiere. È un episodio che ci insegna come sia facile perdersi nel gioco della vita, nascondendoci dietro le porte delle nostre abitudini, attesi silenziosamente che qualcuno ci scovì.

La giornata estiva soleggiata, i giochi nel cortile, i vicini che si affacciano per dare una mano: sembra uno di quei piccoli episodi di provincia in cui le vite scorrono tranquille, all’ombra della torre campanaria. Eppure, basta un attimo di distrazione, un nascondiglio troppo ben nascosto, per infrangere la quiete e far scattare l’allarme.

La mobilitazione generale, la ricerca frenetica, il sospetto che ogni angolo del quartiere possa nascondere il mistero della scomparsa. È la rappresentazione di come, dietro la facciata ordinaria delle nostre giornate, si celi sempre un lato oscuro, un angolo nascosto in cui possiamo perdere la bussola della nostra esistenza.

E mentre i genitori, il quartiere, le forze dell’ordine, si mettono all’opera per trovare il piccolo vanesio, il bambino, ignaro del tumulto che si è scatenato per lui, si rannicchia silenzioso dietro la porta del vicino di casa. È un’immagine simbolica di come, a volte, nella nostra ricerca di spazi sicuri e protetti, ci nascondiamo in luoghi inaspettati, aspettando che qualcuno ci scovì e ci riporti alla luce.

E infine, il lieto fine. Il bimbo ritrovato, sorridente, mentre gli adulti esalano un sospiro di sollievo. È l’epilogo che ci ricorda come, nonostante le paure e le incertezze, alla fine tutto può risolversi, tutto può tornare al suo posto. E forse, proprio come nel gioco del nascondino, la gioia più grande sta nel lasciarsi trovare, nel lasciare che la vita ci trovi, anche quando ci nascondiamo dietro le porte socchiuse della routine quotidiana.